Concept Speciale al Salone di Ginevra

Speciale Salone Auto 2018 di Ginevra

La Renault porta molte novita’ al Salone di Ginevra 2018, come ad esempio il prototipo elettrico a guida autonoma EZ-GO Concept, elettrico e connesso, si inspira al concetto di SYMBIOZ, il primo esempio di mobilità autonoma e connessa che abbiano creato.

Renault-EZ-GO-Ginevra-2018

EZ-GO Concept è un veicolo robot, una macchina dedicata ai cittadini, in grado di integrarsi perfettamente nell’ecosistema della città. EZ-GO Concept influisce positivamente sulla vita urbana non solo perché incarna una mobilità più rispettosa all’ambiente, ma anche perché, in quanto veicolo autonomo, può essere utilizzato come mezzo pubblico, rivoluzionalizzando la mobilitazione in città. Grazie alla sua motorizzazione elettrica e alla guida autonoma senza volante e senza conducente, EZ-GO Concept è il primo esempio di mobilità autonoma, connessa e condivisa in città. EZ-GO Concept offre una vera e propria esperienza connessa e personalizzata ai suoi passeggeri, facilitandone la vita quotidiana.

Per quanto riguarda il presente, è ora disponibile un’inedita motorizzazione per Captur e Scenic sviluppata dall’Alleanza Renault-Nissan-Mitsubishi in partnership con Daimler, oltre ad un nuovo allestimento per la Talisman.

Riguardo le elettriche attualmente presenti in listino, c’è il debutto di un nuovo powertrain per la Zoe.

La Renault Zoe R110  vanta 16 cavalli in più rispetto alla R90, ma utilizzando le stesse batterie da 41 kWh che dovrebbero garantire la medesima autonomia massima di 300 km. Oltre al nuovo motore, che si aggiunge alle 4 varianti da 44 kW, 57 kW, 60 kW, 68 kW e 80 kW, la Renault Zoe potrà contare su un sistema Android Auto e su un nuovo colore della carrozzeria Viola Mirtillo.Renault Zoe

Ma non tutte le novita’ si incentrano solo sull’ elettrico, infatti e’ anche stata rilasciata una nuova Energy TCe 1.3 con motore a benzina in versione 115 CV , con trasmissione manuale. Invece la Energy TCe 140 CV ed Energy TCe 160 CV sono disponibili con trasmissione manuale ed automatica a doppia frizione EDC. Per quest’anno questi si troveranno solo su Renault Captur e Renault Scenic.

La gamma Talisman si allarga con l’allestimento S-Edition, con finiture e materiali più eleganti che inaugura il nuovo motore benzina 1.8 TCe da 225 CV. S-Edition comprende anche il sistema 4-Control, ammortizzatori pilotati e nuovi cerchi in alluminio da 19’’ di serie. Arriverà in Europa a partire da settembre 2018.

Revisione Auto 2019, che cosa cambia?

La differenza tra Revisione e Tagliando

Prima di tutto è necessario conoscere la differenza che c’è tra una revisione e un tagliando. La revisione è un vero e proprio checkup dell’auto previsto dalla Motorizzazione Civile, attraverso il quale deve essere in grado di stabilire in tutta sicurezza che i parametri, siano a norma di legge. Mentre, per quanto riguarda il tagliando, si tratta di un controllo atto ad esaminare lo stato di usura di ogni parte meccanica dell’autoveicolo.

La differenza tra Revisione e Bollino Blu

Nel 2018 il bollino blu è obbligatorio per tutti i veicoli a benzina, diesel, gas e metano sia per le auto che per le moto. Il pagamento di quest’ultimo attesta che il veicolo a seguito del controllo dei gas di scarico risulta in regola con i limiti concessi dalla normativa vigente riguardo alla legge sulle emissioni inquinanti. Infatti il bollino blu auto è un certificato che attesta l’avvenuto controllo dei gas di scarico dell’automobile, conformemente alle norme europee. Anche ci si trova davanti ad una scadenza periodica che varia a seconda del veicolo in possesso. Infatti per le auto e per le moto va effettuato alla scadenza della revisione periodica, quindi il controllo andrà fatto ogni 2 anni per veicoli più vecchi di 4 anni. Per le auto nuove il bollino blu andrà effettuato 4 anni dopo la prima immatricolazione e successivamente ogni 2 anni. Dove si fa e quanto costa il bollino blu? Niente di meno complicato. In realtà il bollino blu è compreso nei costi della revisione periodica obbligatoria e può essere effettuata nei centri di revisione auto autorizzati, dalle officine ACI e quelle della Motorizzazione Civile.

Il certificato di revisione

Come accennato, i controlli diventeranno più rigidi e tutto questo andrà a suffragio di ognuno. Entro il prossimo 20 maggio, l’Italia dovrà adeguare la normativa sulle revisioni in ottemperanza alla direttiva UE n. 2014/45. Tali nuove regole, dovranno essere osservate e pienamente operative a partire dall’anno successivo, per cui dal 20 maggio 2018. Ma in sostanza, cosa cambierà davvero per gli automobilisti? E riguardo ai dati che verranno riportati poi sul documento di ognuno? Al termine di ogni procedura di revisione, ACI e Motorizzazione dovranno obbligatoriamente rilasciare al proprietario del veicolo, il documento che certifica l’avvenuta revisione, o meglio, il cosiddetto “certificato di revisione”. Il personale tecnico dovrà consegnare e annotare l’esito dei controlli effettuati e dei chilometri effettivi. Tutti questi dati saranno registrati sul Portale dell’automobilista. Infatti a partire dal 20 maggio 2018 e non oltre il 20 maggio 2021, i centri di revisione, dovranno comunicare per via elettronica al Ministero dei Trasporti (Motorizzazione), i dati contenuti in ciascun certificato di revisione rilasciato dallo stesso centro. Anche se non è ancora certo, molto probabilmente questa procedura diventerà del tutto obbligatoria a partire dal 20 maggio 2018, termine entro il quale il nostro Paese dovrà adeguarsi alle nuove disposizioni sulla revisione, sancite con la direttiva UE n. 2014/45. I dati del nuovo certificato di Revisione auto sono:

  • Numero di identificazione del veicolo;
  • Targa del veicolo e simbolo dello Stato di immatricolazione;
  • Luogo e data di revisione;
  • Lettura del contachilometri al momento del controllo;
  • Categoria del veicolo;
  • Carenze individuate e livello di gravità;
  • Risultato del controllo tecnico;
  • Data del successivo controllo tecnico o scadenza del certificato di revisione;
  • Nome di chi ha provveduto ad espletare le verifiche, firma o dati identificativi dell’ispettore responsabile del controllo;

I controlli effettuati all’automobile

A quale tipo di controllo verrà sottoposta la nostra compagna di avventure? Di seguito una breve lista di quali sono i controlli di revisione presso l’ufficio della Motorizzazione Civile che verranno effettuati dai tecnici operatori. La revisione auto e controlli obbligatori verteranno principalmente su:

  • Impianto frenante quindi freno a mano, di servizio, freni, pasticche, dischi;
  • Sterzo: cuscinetti, fissaggio, stato meccanico;
  • Sterzo: cuscinetti, fissaggio, stato meccanico;
  • Vetri, specchietti, lavavetri;
  • Impianto elettrico proiettori, luci, indicatori;
  • Telaio carrozzeria, porte, serrature, serbatoio
  • Rumori, gas di scarico inquinanti bollino blu;
  • Identificazione del veicolo tramite targa e telaio;
  • Clacson, cinture di sicurezza anteriori e posteriori.

Occorrerà inoltre:

  • Presentare domanda su apposito modello TT 2100, reperibile presso gli uffici della Motorizzazione Civile e disponibile online;
  • Allegare attestazione di versamento di 45,00 euro sul c.c.p. 9001 intestato al Dipartimento Trasporti Terrestri;
  • Prenotare per tempo la visita e prova del veicolo; • Presentare la carta di circolazione del veicolo.

La scadenza della revisione

Innanzitutto sì, la revisione ha (nella maggior parte dei casi) una scadenza biennale. Ma, nel caso si tratti di un’auto nuova di zecca sarà necessaria un’immatricolazione. In questo caso la prima revisione andrà eseguita la prima volta dopo 4 anni dall’immatricolazione dell’autoveicolo e successivamente ogni due anni. Diverso per quanto riguarda un’autovettura usata: in questo caso la revisione andrà eseguita direttamente ogni due anni.
Per quanto riguarda taxi e ambulanze è invece previsto un controllo annuale.

La Revisione auto GPL

Le auto a GPL richiedono una maggior attenzione manutenzione. Nonostante questo, le bombole a GPL non vanno revisionate secondo la legislazione italiana attualmente vigente. Può sembrare strana la mancata revisione di una parte così delicata e potenzialmente pericolosa del veicolo, ma c’è un motivo. Infatti l’impianto presente sulla vettura già prevede l’installazione di particolari elettrovalvole che sono perfettamente in grado di mettere in sicurezza l’autoveicolo, anche nel caso di un sinistro stradale o di un incendio.
Ma allora perché fare la revisione delle auto a GPL? In effetti la revisione vera e propria per i veicoli bifuel e GPL, consiste essenzialmente nella sostituzione delle bombole ogni 10 anni. Il costo per questo tipo di intervento varia dai 300 ai 500€ e prevede un check completo anche di queste altre componenti:

  • Il funzionamento delle tubazioni e raccordi
  • La sostituzione dei filtri GLP qualora vene fosse la necessità
  • Il funzionamento degli iniettori
  • In funzionamento del sistema elettrico
  • La sostituzione del riduttore verso i 100.000 Km

La Revisione auto a metano

I serbatoi delle auto a metano, a differenza del GPL, necessitano un tipo di revisione diversa. Un controllo periodico deve essere effettuato ogni 4 o 5 anni tenendo sempre conto dell’immatricolazione del veicolo e in particolare dell’ultima revisione effettuata. Bisogna fare attenzione però, a quale tipo di bombole a metano sono state installate sul veicolo e specialmente a quale normativa nazionale siano omologate. Per chiarire le idee di seguito un semplice schema all’interno de quale è possibile capire a quale categoria appartenga la revisione da effettuare e con quale cadenza:

  • Per le bombole omologate secondo la norma europea (R110 ECE/ONU) si devono calcolare 4 anni dalla prima immatricolazione o installazione dell’impianto;
  • per le bombole omologate secondo la norma europea (R110 ECE/ONU) di tipo IV, si devono calcolare 4 anni dalla prima immatricolazione o installazione dell’impianto e successivamente 2 anni di volta in volta;
  • per le bombole omologate secondo la normativa nazionale (DGM) si devono calcolare 5 anni dalla prima immatricolazione o installazione dell’impianto.

I costi per questo tipo di revisione variano a seconda di quante bombole sono installate all’interno del veicolo, e si può spendere dai 150€ fino a 400/500€. Evitare di effettuare periodicamente questa tipologia di revisione porterà il conducente del veicolo a subire una multa davvero salata, con immediato ritiro della carta di circolazione.

La Revisione auto d’epoca

Per quanto riguarda la categoria dei veicoli atipici, la revisione delle auto d’epoca o di interesse storico, va effettuata, secondo il decreto del 2009, con scadenza biennale; entro il mese di rilascio della carta di circolazione, o entro il mese corrispondente a quello in cui è stato effettuato l’ultimo controllo di revisione.

I costi della Revisione

Il costo della revisione auto, è rimasto praticamente invariato e stabile per circa 10 anni. Ma in questo momento i prezzi non sono effettivamente cambiati. Di seguito la tabella aggiornata:

Motorizzazione 45 euro
Agenzia ACI 62,25 euro
Centri di revisione e Officine Autorizzate 66,80 euro

I 66,80 euro sono così composti: 45 euro costo di revisione + 9,90 euro di IVA 22% + 10,20 euro di diritti Motorizzazione + 1,80 euro di bollettino postale.

Nonostante questo, vi è la probabilità di un eventuale ma ancora ipotetico aumento di 10 euro sulla spesa complessiva della revisione, sia per auto che per moto, arrivando quindi ad una spesa totale che ammonterebbe a 76,88 euro contro i soliti 66,88 euro.

Cosa accade se l’auto non passa la Revisione

Se l’auto non risulta idonea alla revisione, possono verificarsi tre condizioni:

Ripetere: l’auto non passa una o più prove e deve essere riparata prima di effettuare di nuovo la revisione. Le riparazioni vanno effettuate entro un mese e la revisione deve avvenire nello stesso centro e va pagata nuovamente tutta la procedura.

Ripetere, sospeso dalla circolazione: le prove hanno evidenziato guasti piuttosto gravi e ritenuti troppo pericolosi per autorizzare la libera circolazione del veicolo. In questo caso bisogna riparare in breve tempo l’auto e pagare una seconda revisione.

Sospeso interno: se durante la revisione vengono segnalati guasti di entità minima, la revisione viene sospesa temporaneamente per effettuare le dovute operazioni e tutti gli accertamenti dovuti, riguardo al corretto funzionamento di ogni singola parte meccanica.

Le sanzioni previste per chi circola con un veicolo non visionato

Circolare senza la revisione costa davvero caro: non effettuare questo tipo di controlli comporta una multa salata che può variare dai 155 euro fino ai 625 euro. Se l’infrazione viene rilevata su autostrada si può incorrere anche ad un fermo amministrativo, che verrà revocato solo prenotando la revisione. Mentre per quanto riguarda la circolazione di un veicolo già sospeso, a causa di mancata revisione, comporta una sanzione tra 1.842 e 7.369 euro in aggiunta al fermo amministrativo per 90 giorni, fino ad arrivare alla confisca della vettura in caso di reiterazione della violazione.

Le sanzioni previste per chi manomette il contachilometri

Secondo la nuova direttiva, gli Stati Membri e quindi anche l’Italia devono assicurarsi che i chilometri che l’auto ha percorso siano disponibili agli ispettori per eseguire i dovuti controlli. Qualora, a seguito delle verifiche, si accertasse l’esistenza di un contachilometri manomesso per abbassare i km percorsi dall’auto, sono previste “sanzioni effettive, proporzionate, dissuasive e non discriminatorie”.

Multe super salate per chi guida con il cellulare alla mano

L’Italiano che non cede all’utilizzo del dispositivo mobile in auto

L’abitudine di maneggiare il cellulare mentre si guida è, nonostante la sua pericolosità, comune a molti.
Tale noncuranza è punita con una sanzione amministrativa, decurtazione punti e, in caso di recidiva, con la sospensione della patente.

Il costo multa per chi parla al cellulare (o invia messaggi) mentre è alla guida è regolamentata dall’articolo 173 del codice della strada.
Chi ne fa uso senza l’auricolare o senza utilizzare la funzione “viva-voce” è soggetto al costo multa guida al cellulare di una somma compresa tra 160 e 646 euro nonché alla decurtazione di 5 punti dalla patente di guida. Se si commette la stessa infrazione nel corso di due anni, oltre alla multa e ai punti, il trasgressore è soggetto alla sanzione amministrativa accessoria della sospensione della patente di guida da 1 a 3 mesi.
Se la sanzione viene saldata entro 5 giorni dalla contestazione, viene applicato lo sconto del 30% e il costo multa per guida al cellulare sarà di soli 112 euro.

Se si utilizza il viva-voce si prende comunque la multa?
Se si utilizza il vivace tenendo il cellulare in mano, si prende comunque la multa poiché la sanzione è prevista anche per chi tiene il cellulare con una delle due mani.

Se la multa guida al cellulare non viene contestata subito…
Se la multa per chi guida al cellulare viene notificata al trasgressore e non su strada, non si possono decurtare i punti della patente. La sanzione pecuniaria a carico del proprietario della macchina resta invariata, ma è possibile evitare il taglio dei punti negando di essere stati alla guida del veicolo in quel momento e richiedendo la correzione del verbale.

Multe salate e sospensione della patente con il cellulare

È possibile contestare una multa per guida al cellulare?
Si è possibile opporsi al verbale se la multa non viene contestata immediatamente. Le principali carenze riscontrabili nel verbale per cui impugnare la multa facendo ricorso al giudice di pace o al prefetto sono 4:
1. La multa non viene notificata all’automobilista entro 90 giorni dalla data di emissione del verbale (non viene cioè rispettato il termine notifica multa)
2. Il verbale non riporta la motivazione per la quale non si è proceduto a fermare il veicolo multato contestando immediatamente al conducente l’infrazione.
3. Il verbale è stato emesso da un solo agente con veicolo in movimento. È quindi privo dei minimi elementi di oggettività.
4. L’uso del cellulare durante la guida era dovuto ad una emergenza. Se è possibile dimostrarla si può richiedere l’annullamento del verbale.

Occorre precisare che, ignorare il divieto di utilizzo del cellulare alla guida, nonostante gli escamotage per richiedere l’annullamento della multa, è una prassi da evitare.