Incentivi statali marzo 2022

Marzo 2022, sempre più difficile per chi ha un basso reddito oppure non lo ha proprio.

Per contrastare il caro vita, lo stato oltre a introdurre nuove misure per contrastare l’aumento dei costi dell’energia per imprese e famiglie, è intervenuto a sostegno della riconversione della filiera industriale dell’automotive con un fondo da 700 milioni di euro per il 2022 con il decreto-legge n. 17/2022.

Tra gli incentivi spunta una sorta di agevolazione per le auto in questo sempre più difficile 2022, i cui dettagli saranno stabiliti da uno specifico decreto atteso entro fine marzo.

In che modo possiamo usuffruire delle nuove agevolazioni per l’acquisto di automobili? Intanto le anticipazioni non mancano e alcune risultano particolarmente interessanti cui ne citiamo alcune.

I Fondi Stanziati dallo Stato

Il Governo ha messo a disposizione 700 milioni di euro per il 2022 a supporto della riconversione ecologica dell’industria automobilistica in vista dello stop alla vendita delle auto termiche previsto, salvo rinvii, nel 2035. In base agli ultimi rumors pare che gran parte dello stanziamento sarà usato per finanziare gli incentivi auto: addirittura l’intera somma (700 milioni) nel 2022 e una cifra analoga negli anni successivi. Dei 700 milioni in dotazione quest’anno circa 250 milioni saranno destinati alle auto elettriche, altri 250 milioni alle ibride plug-in, 170 milioni alle termiche con basse emissioni. Ovviamente ci sarà sempre tempo per rimodulare la ripartizione dei fondi a seconda del numero di richieste.

Cosa acquistare con o senza Rottamazione

Le ripartizioni dei contributi non riguarderanno soltanto auto elettriche e ibride, ma sulla scia del vecchio Ecobonus permetteranno l’acquisto agevolato anche di vetture a benzina e diesel entro un certo limite di emissioni di CO2.

Quanto riguarda invece i veicoli ammessi alla rottamazione sono ammesse tutte le vetture con classe di emissione fino a Euro 5, a prescindere dalla data di immatricolazione. L’auto da avviare alla demolizione dovrà essere intestata all’acquirente di quella nuova (o a un suo familiare convivente) da almeno 12 mesi, sicuramente sarà un altro impoverimento del parco veicoli usato cui farà lievitare di molto quello che rimane in strada e non rottamato.

Salvo sorprese lo schema sarà il seguente:

– fino a 6.000 euro con rottamazione e 4.000 euro senza rottamazione per la fascia di emissioni 0-20 g/km (auto elettriche);

– fino a 4.000 euro con rottamazione e 2.000 euro senza rottamazione per la fascia di emissioni 21-60 g/km (auto ibride plug-in);

– e fino a 2.000 euro solo con rottamazione per la fascia di emissioni 61-135 g/km (auto full/mild hybrid, benzina, diesel, metano, gpl).

I concessionari o le stesse case automobilistiche avranno facoltà di aggiungere un ulteriore sconto.

Parco autoveicoli usato vuoto

Le auto che rientrano nelle fasce previste saranno acquistabili con i contributi con un tetto massimo di spesa previsto di 35.000 euro + Iva,  IPT e messa su strada (quindi circa 42.700 euro tutto compreso) per i veicoli delle fasce 0-20 e 61-135 g/km di CO2 e di 45.000 euro (54.900 all inclusive) per le auto della fascia 21-60.

Quasi certamente, per agevolare un maggiore ricambio del parco circolante e limitare l’accaparramento dei fondi da parte di società e concessionarie, favorendo invece gli utenti privati, dagli incentivi auto 2022 saranno probabilmente escluse le persone giuridiche, ossia le aziende, con la sola eccezione delle società di car sharing. Che però potranno acquistare solamente veicoli fino a 60 g/km di CO2 e dovranno utilizzarli nelle flotte condivise per almeno 24 mesi. Inoltre alle aziende che operano nel car sharing verrà destinata una percentuale esigua dei fondi (per la precisione il 5% della fascia 0-20 e il 5% della fascia 21-60).

L’avvio degli incentivi

La stesura del DPCM previsto dall’art. 22 comma 2 del Dl n. 17/2022 dovrebbe essere questione di giorni, se non addirittura di ore. Dopo l’approvazione del Governo occorrerà attendere la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale e, successivamente, l’aggiornamento della piattaforma web dell’Ecobonus con i relativi tempi tecnici necessari. Possiamo pertanto ipotizzare, se tutto va bene, un avvio nella prima settimana di aprile.

Codice della strada, in arrivo le regole sul documento unico di circolazione

Il Documento unico di circolazione e di proprietà dal 1 ottobre è diventato un unico documento per la circolazione e la proprietà del proprio autmezzo. Andando di fatto cosi a modificare il decreto legislativo 98/ 2017 – ovvero il provvedimento che ha istituito il documento unico di circolazione e di proprietà, le procedure telematiche rilasciate dal Ced, il Centro elaborazione dati della Direzione generale per la motorizzazione del Ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibili, in cooperazione applicativa con Aci danno luogo, in via obbligatoria, all’emissione del Documento unico.

In materia di semplificazione amministrativa, la carta di circolazione costituisce il documento unico di circolazione dei veicoli e che sia pertanto soppresso il certificato di proprietà, (decreto legislativo 29 maggio 2017 n. 98    in attuazione di quanto previsto dall’articolo 8, comma 1, lettera d) e 5 della legge n. 124 del 2015  ). L’entrata in vigore della disciplina, originariamente fissata al 1° luglio 2018 è stata differita dalla legge di bilancio per il 2018 (art. 1, comma 1140) al 1° gennaio 2019.

Il nuovo documento unico riguarda gli autoveicoli, i motoveicoli ed i rimorchi >3,5 t e ne vengono definite le modalità di rilascio presso la Motorizzazione civile o tramite lo Sportello telematico dell’automobilista (STA), che comprende anche gli uffici di ACI-PRA.

Il certificato di proprietà, di cui si prevede la soppressione, è attualmente rilasciato dall’ACI cui è affidata la gestione del Pubblico Registro Automobilistico (PRA); la carta di circolazione, che contiene i dati tecnici del veicolo ed i dati i intestazione, è invece rilasciata dalla Motorizzazione civile che fa capo al Ministero delle infrastrutture e trasporti. Nel documento unico saranno annotati anche i dati relativi privilegi e ipoteche, a provvedimenti amministrativi e giudiziari che incidono sulla proprietà e sulla disponibilità del veicolo, annotati presso il PRA, nonché i provvedimenti di fermo amministrativo, con modalità anche telematiche.

Il decreto ministeriale chiarisce che per tutte le operazioni non ancora gestite con le nuove procedure telematiche al 1 ottobre si provvede, a decorrere dal mese prossimo, all’emissione, nei casi previsti, di una carta di circolazione propedeutica, recante la dicitura “non valida per la circolazione”, e alla stampa del Documento unico mediante l’utilizzo, in via obbligatoria, degli applicativi predisposti dal Ced in cooperazione applicativa con Aci. La stampa del Documento unico di circolazione e di proprietà viene consentita a decorrere dal giorno lavorativo successivo alla emissione della carta di circolazione propedeutica.

Countach LPI 800-4

Un sogno nato nel 1971 che si ripresenta nel 2021! A 50 anni dalla sua prima uscita, Lamborghini, si presenta con un look moderno ma che mantiene lo stile della prima versione. Curioso il suo nome che Il nome Countach che deriva da una espressione di sorpresa e meraviglia in dialetto piemontese e pronunciato “Coon-tach”.

Rivoluzione delle supersportive moderne dell’epoca e ispirato tutto ciò che è venuto dopo. Questa nuova versione è prodotta solamente in 112 unità, per pochi eletti e fortunati della vita, destinata ad aprire la strada verso una nuova era del mondo automotive.

Queste è la citazione migliore di Lamborghini che vi riproponiamo: “Reinterpreta la distintiva silhouette del modello classico con un taglio ancora più netto ed essenziale, rendendosi immediatamente riconoscibile. Le linee pure, la posizione longitudinale posteriore del V12, le iconiche porte a forbice, le prese d’aria integrate e le distintive “branchie” a doghe, oltre alla vasta gamma di colori che vanno dagli heritage come Giallo Countach e Impact White, ai contemporary come Viola Pasifae e Blu Uranus, fanno di questo esemplare la summa del DNA visionario di Lamborghini“.

Motore V12 da 6,5 litri e 780 CV abbinato a un motore elettrico da 48 volt, montato direttamente sul cambio che fornisce ulteriori 34 CV, esempio univoco di architettura ibrida Lamborghini capace di creare un collegamento diretto tra motore elettrico e ruote con la preservanaza e comportamento puro del V12, con i suoi 814 CV combinati permette di raggiungere la super velocità massima di 355 km/h.Il telaio monoscocca e tutti i pannelli della carrozzeria sono in fibra di carbonio, soluzione ottimale di leggerezza oltre a un’eccezionale rigidità torsionale!. Un peso a secco di 1.595 kg per un rapporto peso a secco/potenza di 1,95 kg/CV. Prese d’aria mobili prodotte da tecnologie di stampa 3D all’avanguardia e un tetto in vetro fotocromatico – che cambia da opaco a trasparente con un semplice clic.

La nuova Countach LPI 800-4 integra un sistema di trazione integrale ottimizzato per lavorare in modo specifico con tutti i nuovi sistemi attivi, in particolare il Rear-wheel Steering, capace di assicurare performance elevate anche nelle situazioni che comportano scarsa aderenza. Gli ammortizzatori anteriori e posteriori sono in grado di adattarsi alle condizioni della strada e alla modalità di guida, selezionata direttamente dal touchscreen centrale HDMI da 8,4″ che gestisce i controlli dell’auto, inclusi Connectivity e Apple CarPlay.

Subaru WST 2022

C’è chi produce un prototipo in tutta velocità e poi c’è Subaru che corre per strada!

Il prototipo WST e tutta la nuova serie di autoveicoli finalmente arrivano sul mercato europeo.

Non solo gli appassionati di rally saranno contenti ma anche in particolare le persone che apprezzano la marca Subaru.

New York International Auto Show dove, il prossimo 20 agosto, verrà svelata la sesta generazione della berlina sportiva WRX da cui successivamente deriverà anche la versione racing STI.
Grinta ed emozioni assicurate! Gruppi ottici simili a quelli del nuovo BRZ e, più sportiva rispetto alla Impreza di serie da cui deriva, aereo dinamica rivista in molti particolari. Sospensioni evolute con sistema di ammortizzatori regolabili elettronicamente, per aggiungere sicurezza e piacere di guida alla già proverbiale dinamicità di questo modello.

Motore, proprio come Impreza, anche la WRX 2022 utilizzerà la piattaforma globale SGP che è alla base di tutti i nuovi modelli Subaru, con trazione integrale rigorosamente di serie.
La nuova WRX adotta una base specifica versione del 4 cilindri boxer FA24 da 2,4 litri già presente in Ascent, Outback e Legacy. Questi modelli, per il mercato Usa, utilizzano il turbo FA24F con una taratura da 260 Cv ma nella WRX – e successivamente nella STI.

Per il modello da gara si parla di oltre 400 Cv come per l’attuale WRX Subaru prevederà la scelta tra un cambio manuale a sei marce o un automatico a variazione continua CVT.

Covid Ambiente e Incentivi

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Il COVID E AMBIENTE

Se da una parte il commercio globale viene bruscamente interrotto portandosi dietro sanità ed economia, dall’altra l’ambiente e la natura hanno decisamente ripreso vita.

Un cambiamento temporaneo? probabilmente si. Chiaro è che in un contesto simile, pare sempre più lampante l’impatto negativo dell’uomo sull’ambiente circostante.

 

I risvolti positivi della pandemia comunque esistono, come per esempio il miglioramento della qualità dell’aria dovuto alla riduzione delle emissioni di monossido di carbonio e di CO2, proveniente dai tubi di scarico delle macchine; calo delle emissioni di gas serra, data la chiusura dell’attività industriale e diminuzione del traffico su strada, che rendono la terra non solo un luogo più pulito, ma anche molto più calmo del solito. La riduzione del “suono combinato” di tutte le attività umane provoca un cd rumore a bassa frequenza, determinando al contempo la riduzione di una delle principali fonti di ansia e stress.

E’ risaputo che le sofferenze post Covid siano numerose e saranno sempre più tangibili soprattutto in termini economici, ma in questa sede proviamo per quanto possibile a concentrarci sugli aspetti positivi di questo lungo periodo complesso. Circa il cambiamento climatico e ambientale per esempio, bisognerebbe lavorare al fine di rendere tale miglioramento permanente e non effimero, in quanto  ragionare in questa prospettiva ci darebbe sicuramente più chance di vivere in un mondo migliore.[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][vc_separator border_width=”2″][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column width=”2/3″][vc_column_text css=”.vc_custom_1623857017939{margin-top: 50px !important;margin-bottom: 50px !important;}”]

LE CONSEGUENZE AMBIENTALI

In un Report redatto dall’European Environment Agency, si analizzano le principali conseguenze ambientali della pandemia globale. L’analisi è interessante in quanto identifica alcune conseguenze positive di breve periodo, insieme ad alcune criticità a cui dobbiamo trovare velocemente una soluzione. Individuare fin da subito i comportamenti virtuosi, permetterà non solo di ripartire in modo più sostenibile, ma eviterà al contempo che gli innumerevoli errori del passato possano ripresentarsi.

Analizzando le conseguenze positive sull’ambiente nel breve termine, è possibile programmare delle decisioni di lungo periodo, in modo da diminuire il nostro impatto sull’ambiente, scongiurare altre epidemie future e incrementare gli effetti positivi che, lungi dall’essere solo temporanei, potrebbero diventare duraturi.

 

La lezione più importante che dovremmo imparare da questa pandemia, è legata proprio al nostro stile di vita e a come questo abbia un’incidenza fondamentale sul nostro destino.

 

Il lockdown globale provocato dal Covid, può essere definito come occasione mancata per salvarci dal cambiamento climatico? il Guardian pone il quesito e analizza come i progressi da lockdown abbiano effettivamente avuto vita breve: il traffico è tornato a crescere, di pari passo all’inquinamento atmosferico e i livelli di contaminazione atmosferica sono tornati allo stesso range pre pandemia. Il rapporto annuale dell’Onu ha giudicato l’impatto del lockdown sulle emissioni nocive come “trascurabile”, equivalente a una differenza appena lo 0,01 per cento da qui al 2030.

Il Covid è stato sì un’ “esperimento involontario” a cui purtroppo ha fatto seguito un’occasione perduta ma la lezione forse, non è stata del tutto sprecata. I leader politici infatti sembrano aver compreso che la pandemia affonda le proprie radici dai danni ambientali causati dall’uomo: in questo senso, il coronavirus funge da monito di altre crisi sanitarie che potrebbero presentarsi in futuro se dovesse continuare la deforestazione e i disastri naturali che gli scienziati collegano all’effetto serra. L’ambizioso impegno globale di  investire nell’economia verde e le conferenze internazionali fissate per il 2021 sul tema dell’inquinamento, saranno occasione per  verificare se dal profondo turbamento del 2020 ne verrà tratto qualche insegnamento.

Riprendendo le affermazioni del segretario generale dell’Onu Antonio Guterres, occorre porsi quale obiettivo prioritario del 21esimo secolo, il “fare la pace con la natura”: in quanto il dichiararle guerra sarebbe non solo insensato, ma equivarrebbe piuttosto ad una missione suicida.[/vc_column_text][/vc_column][vc_column width=”1/3″][vc_single_image image=”10447″ img_size=”large” alignment=”right” style=”vc_box_shadow” css_animation=”fadeIn” css=”.vc_custom_1623854322209{margin-top: 50px !important;}”][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column width=”1/3″][vc_single_image image=”10505″ img_size=”large” style=”vc_box_shadow” css_animation=”fadeIn”][/vc_column][vc_column width=”2/3″][vc_column_text css_animation=”fadeIn” css=”.vc_custom_1624006213246{margin-top: 50px !important;margin-bottom: 50px !important;}”]

COVID E STATO

Per quanto riguarda invece, i rapporti Covid-Stato, si pongono in prima linea i tanto discussi Incentivi Statali. La legge di bilancio, nello specifico, racchiude in sé tutta una serie di norme che vanno a rimodulare e finanziare gli incentivi per l’acquisto di auto nuove, ridefinendo anche la logica dei bonus.

Operazione non solo funzionale allo svecchiamento del parco auto circolante, bensì necessaria in vista degli obiettivi europei di riduzione delle emissioni. Non solo, dunque, un eco-bonus destinato all’acquisto delle auto elettriche, ma gli incentivi vengono concessi anche a chi acquista veicoli (Benzina, Diesel, Mild Hybrid, Full Hybrid, GPL e Metano) sia con che senza rottamazione, a seconda delle fasce di emissioni.

 INCENTIVI STATALI

Gli incentivi statali saranno così distribuiti:

  • 250 milioni di euro destinati al sostegno all’acquisto di vetture a benzina o diesel;
  • 120 milioni per i veicoli elettrici;
  • 120 milioni erano i fondi già previsti per le vetture ibride ricaricabili ed esclusivamente a batteria, previsti dalla Legge di Bilancio 2019.

Gli incentivi auto vengono erogati sotto forma di sconto sul prezzo dell’auto, non è prevista alcuna procedura particolare per ottenerli: se si ha diritto al bonus sarà il venditore stesso  a espletare l’iter burocratico da compiere.

L’ auto acquistata tramite incentivi statali può poi essere intestata a una persona fisica, a una società, cointestata a due proprietari oppure usufruire della formula leasing finanziario.

Qualora si trattasse di rottamazione, per usufruire del bonus, è necessario che il veicolo usato sia intestato da almeno 12 mesi all’acquirente o a uno dei familiari conviventi, e sia obbligatoriamente avviato alla demolizione.

L’obiettivo è sì quello di svecchiare il parco circolante italiano ( il più vecchio in Europa),  senza tralasciare però la mobilità green:  lo Stato italiano mette infatti a disposizione importanti agevolazioni per comprare veicoli ecologici, così come previsto dagli ecobonus .

In particolare, dal primo marzo sono disponibili gli incentivi auto 2021 in Lombardia, pensati appositamente per favorire il passaggio alle macchine elettriche, ibride, bifuel, oppure ai veicoli diesel o benzina ad alta efficienza.[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column width=”2/3″][vc_column_text css_animation=”fadeIn” css=”.vc_custom_1624006309573{margin-top: 50px !important;margin-bottom: 50px !important;}”]

L’ESEMPIO LOMBARDO

La Regione Lombardia ha stanziato un fondo speciale di 36 milioni di euro,  il programma prevede una suddivisione di 18 milioni di euro per il 2021, con altrettanti 18 milioni riservati agli ecoincentivi auto per la rottamazione nel 2022.

Il bando però, avviato nel marzo 2021, termina i fondi disponibili nel giro di poche ore e le nuove agevolazioni auto saranno disponibili soltanto nel 2022. Nel frattempo, rimangono accessibili  gli incentivi per l’acquisto di motoveicoli e ciclomotori ad alimentazione elettrica: la dotazione finanziaria per le due ruote ecologiche, infatti, prevede un fondo pubblico da 1,8 milioni di euro, con la possibilità di prenotarsi entro il 30 giugno 2021.  La richiesta deve essere realizzata online, attraverso l’apposita piattaforma digitale messa a disposizione della Regione.

La modalità di erogazione è sempre quella dello sconto sul prezzo d’acquisto, applicato direttamente dal concessionario presso il quale si compra l’auto ecologica. Per accedere al programma, previo pagamento di un’imposta di bollo di 16 euro, è necessario rivolgersi a un concessionario convenzionato con il bando regionale, prenotando online sul sito web ufficiale.[/vc_column_text][/vc_column][vc_column width=”1/3″][vc_single_image image=”10555″ img_size=”large” alignment=”center” css=”.vc_custom_1624006531398{margin-top: 50px !important;margin-bottom: 50px !important;}”][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column width=”1/3″][vc_single_image image=”10556″ img_size=”large” css_animation=”fadeIn” css=”.vc_custom_1624006541477{margin-top: 50px !important;margin-bottom: 50px !important;}”][/vc_column][vc_column width=”2/3″][vc_column_text css_animation=”fadeIn” css=”.vc_custom_1623857038591{margin-top: 50px !important;margin-bottom: 50px !important;}”]

INCENTIVI E SOSTENIBILITA’

Gli incentivi della Lombardia sono cumulabili con altre agevolazioni regionali e statali per la mobilità sostenibile, tra cui le misure dell’Ecobonus 2021/22 per i veicoli green con emissioni al di sotto di 60 g/Km. Inoltre, sono valide tutte le altre proposte, tra cui l’esenzione totale dal bollo auto per chi acquista vetture elettriche o a idrogeno.

Chi invece compra un’auto ibrida può pagare il bollo con uno sconto del 50% per 5 anni. Allo stesso modo, la Regione offre un contributo di 90 euro per la demolizione di auto inquinanti, con la successiva esenzione triennale dal pagamento del bollo auto acquistando insieme alla rottamazione macchine ibride, a benzina o bifuel (GPL o metano).

I possessori di veicoli elettrici possono anche parcheggiare gratuitamente nelle strisce blu, oppure entrare nelle zone a traffico limitato dell’Area C e B. Le auto ibride, invece, possono accedere gratis all’Area C fino al 30 settembre 2022, poi fino al 2023 potranno farlo soltanto le vetture con emissioni di CO2 inferiori a 100 g/Km, mentre in seguito appena le macchine con un valore al di sotto dei 50 g/Km.

Premettiamo che in questa sede non si intende generalizzare, indubbiamente degli sforzi sono stati compiuti, ma nello specifico, il fatto che siano terminati gli incentivi all’acquisto di auto tra 91 e 100 gr/km di CO2, cosa significa realmente?[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column width=”2/3″][vc_column_text css_animation=”fadeIn” css=”.vc_custom_1623857050237{margin-top: 50px !important;margin-bottom: 50px !important;}”]

TRA EMERGENZA ED ESIGENZE DI EQUILIBRIO

Il Governo, al fine di fronteggiare l’emergenza Covid, ha introdotto, a partire dal Decreto “Cura Italia”, tutt’una serie di misure volte a favorire le famiglie italiane: si tratta di interventi a sostegno dei genitori lavoratori, misure atte ad assicurare la necessaria liquidità attraverso la certezza del reddito e la sospensione dei versamenti fiscali e contributivi, introduzione di indennità e  nuovi strumenti quali il Reddito di Emergenza destinato ai nuclei familiari più in difficoltà.

In questo quadro, tutto ha funzionato per il meglio? quanti aspetti si sono tralasciati?

Innanzitutto, promozioni che finiscono dopo poche settimane hanno il sapore della presa in giro. In secondo luogo, illogico è andare contro la volontà dei consumatori: pochissimi per esempio, scelgono vetture elettriche o ibride plug-in, e sul tema emblematiche sono le affermazioni fatte da Michele Crisci, presidente di Unrae, secondo il quale “l’impossibilità di travasare le risorse da una fascia di emissioni all’altra, rende l’incentivo incoerente rispetto alle sue finalità di ripresa”.

I limiti alle emissioni di CO2 non sono semplici parametri con cui giocare a fare gli economisti, ma rappresentano l’oggetto di ingenti investimenti. L’effetto sui clienti è pressoché devastante in quanto molti, attratti dalla pubblicità, sono spinti in concessionaria per poi sentirsi opporre che i fondi sono finiti. Giocare con la fiducia dei contribuenti è quanto di più lontano si possa fare per rilanciare i consumi. Affinché il mercato risponda, occorre parlare la sua lingua, non riporre il tutto a semplici ed elementari approssimazioni

A fronte dell’emergenza sanitaria dunque, appare sempre più nitida l’esigenza di creare un nuovo equilibrio tra poteri che permetta di ricreare una nuova dialettica tra Governo e Parlamento: è anche dalla mala gestione degli incentivi che si evince come alcuni governi abbiano fatto un uso strumentale della crisi per consolidare il proprio potere, erodendo ulteriormente le libertà e le risorse dei cittadini.

Sono passati più di cinquanta giorni dal lockdown eppure il Covid appare ancora come un fenomeno difficile da interpretare e da governare. Nonostante la crisi sanitaria sia tuttora in corso,stanno prendendo sempre più spazio le comprensibili angosce per la situazione economica: il moltiplicarsi di file davanti alle mense per i poveri, per esempio, testimonia come la paura diffusa di non poter più far fronte a esigenze basiche e quotidiane come i pasti si stia trasformando in una realtà concreta.

Ecco quindi che il riavvio della produzione diventa l’unica prospettiva possibile al fine di contenere il progressivo e rapido impoverimento generale dovuto a questa, da più fonti definita, “crisi economica di dimensioni epocali”. Una riapertura che pare alimentata dall’ingenua speranza che si possa davvero tornare ad una fase pre-pandemica, senza tener conto di quelle contraddizioni di fondo che già esistevano prima della fase emergenziale.

Nonostante oggi le preoccupazioni si accavallino al punto che risulta sempre più complesso immaginare il mondo post Covid, pare allo stesso tempo aleggiare un’intensa e diffusa riflessione circa la possibilità di percorrere strade alternative, in grado di fronteggiare la crisi tridimensionale (sanitaria, economica, sociale) proponendo nuove modalità di produzione che siano calibrate sui bisogni reali e concreti delle persone.

Dopo l’esplosione epidemica e la conseguente tempesta finanziaria,che ha leso in maniera irreversibile le basi del vivere sociale, risulta essere di primaria importanza “ricomporci” entro i margini di una nuova consapevolezza collettiva. Indispensabile è non solo incanalarsi entro la via di una profonda metamorfosi politica ed ideologica, ma anche garantire un’unione di forze che permetta di ripartire DAL prima, non come prima.[/vc_column_text][/vc_column][vc_column width=”1/3″][vc_single_image image=”10557″ img_size=”large” alignment=”right” css_animation=”fadeIn” css=”.vc_custom_1624006553959{margin-top: 50px !important;margin-bottom: 50px !important;}”][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column width=”1/3″][vc_single_image image=”10558″ img_size=”large” css_animation=”fadeIn” css=”.vc_custom_1624006567044{margin-top: 50px !important;margin-bottom: 50px !important;}”][/vc_column][vc_column width=”2/3″][vc_column_text css_animation=”fadeIn” css=”.vc_custom_1624006248117{margin-top: 50px !important;margin-bottom: 50px !important;}”]

COME SUPERARE LA CRISI

Questa crisi sta di fatto mettendo a nudo un’Italia molto fragile, molto più precaria da come forse si immaginava, specialmente quando si affronta lo scomodo tema “lavoro”: da una parte c’è chi, da sempre, gode di un posto di lavoro fisso, dall’altro chi ha cambiato attività e settore lavorativo innumerevoli volte, spesso senza tutele e sostegno al reddito. C’è chi sopravvive grazie al supporto familiare e chi, invece, non può contare su nessuna forma di solidarietà ed è costretto ad affidarsi a lavoretti saltuari.

 

La classe media arranca e si incanala verso la via dell’estinzione: a fronte del mito lavorista che non esiste dignità senza lavoro, la disoccupazione continua a vivere accompagnata da un profondo ed errato senso di colpa, in quanto è ancora molto pressante il falso mito in virtù del quale se non si ha un lavoro è sicuramente frutto di un fallimento personale, e non di innumerevoli politiche sbagliate.

 

E’ un’Italia debole che non tollera che questo si sappia o si dica apertamente, uno Stato che ancora si espone a narrazioni create ad arte, guidato da classi dirigenti spesso incapaci di trattenere il loro istinto esibizionista da anni diretto a trasformare i diritti sociali in medaglie al merito.

 

Emerge così il ritratto di un’Italia ipocrita e incapace di fare i conti con i suoi stessi fallimenti, che ancora oggi pare negligente di fronte al “lavoro” nonostante sia proprio il testo della sua stessa Costituzione a stabilirlo chiaramente:se è il lavoro a fondare la Repubblica Italiana è altrettanto vero che lo stesso necessita di tutele, in assenza delle quali esso non è più strumento di emancipazione, ma un meccanismo di riproduzione delle disuguaglianze sociali.[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][vc_column_text]

REAGIRE AL CROLLO

 

Non basteranno i prestiti agevolati messi a disposizione dal Governo per tenere in piedi le tante piccole e micro aziende individuali che faticano a stare in piedi già prima della pandemia.

 

Adesso più che mai è necessaria la cooperazione: sul piano nazionale occorre fin da subito una politica fortemente redistributiva, in grado di riequilibrare la bilancia delle  disuguaglianze sociali presenti nel nostro Paese. Un’azione, che sia in grado di saldare i singoli interventi entro un quadro di cambiamento che si possa definire complessivo, radicale e profondo.

 

Per questo bisogna porre l’attenzione al mondo del lavoro, e al contempo riflettere circa la necessità di combinare la dimensione produttiva, a quella ambientale ed ecologica, tenendo conto che di tutto questo si deve parlare ora! Oggi più che mai sentiamo la necessità di un cambio di rotta concreto e repentino che permetta alle nostre ragioni di trovare quella autorevolezza che meritano.

 

C’è bisogno di remare tutti nella medesima direzione con la consapevolezza che la pandemia cambia tutto e che, con essa, dobbiamo cambiare anche noi e la politica. Un rinnovamento radicale che abbia come comune denominatore: Democrazia e Confronto, intense come pratiche da valorizzare anche e soprattutto durante lo stato di eccezione. L’Italia si salva se sarà in grado di dare risposte concrete a chi ha perso tutto. Si salva, se continuerà nell’opera di rinascita e trasformazione dell’Europa che deve tornare ad essere vicina alle condizioni di vita delle persone. Dobbiamo ambire ad un cambiamento di sistema che crei resilienza a lungo termine, lavorare al fine di scongiurare il collasso economico e sostenere allo stesso tempo un’evoluzione verso un’economia dinamica, prospera e green.[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row]

Auto elettriche: incentivi e batterie hi-tech tra presente e futuro

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Auto elettriche: vendite in crescita

Il mercato automobilistico sta vivendo una vera e propria evoluzione verso la transizione energetica. Questo perché l’auto elettrica, alternativa ecologica al motore a carburante, è sempre più avvicinabile.
Il passaggio all’elettrico sta diventando di anno in anno reale, tangibile, diffuso. Infatti, le immatricolazioni di vetture completamente elettriche continuano a crescere senza sosta. Consideriamo anche solo il primo semestre di quest’anno per fare una valutazione. Dal 01/01/2020 al 01/06/2020 le immatricolazioni sono aumentate del +100% rispetto allo stesso periodo del 2019!

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Incentivi auto: ecobonus 2019-2021

Il prezzo medio di un’auto elettrica, però, resta ancora piuttosto elevato. Per incentivare l’acquisto di auto eco-friendly, il Ministero dello Sviluppo Economico ha promosso l’ecobonus 2019-2021. Con questa misura possedere un’auto a ridotte emissioni è diventato decisamente più accessibile. Tuttavia, su 262 milioni stanziati nel 2020 per le auto risultano ancora disponibili circa 47 milioni. Le richieste di incentivi sono state, dunque, un po’ sovrastimate. Probabilmente i fondi rimanenti saranno dirottati sul 2021, che gode già di 270 milioni di stanziamento.[/vc_column_text][/vc_column][vc_column width=”1/2″][vc_single_image image=”8776″ img_size=”full” css_animation=”fadeInDown”][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column css=”.vc_custom_1611676246392{padding-top: 20px !important;padding-bottom: 20px !important;}”][vc_separator color=”custom” border_width=”2″ accent_color=”#73090d”][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][vc_column_text]

Ecobonus: a chi spetta?

A chi acquista dal 01/03/2019 al 31/12/2021, anche in leasing, un’auto a ridotto impatto ambientale. L’ecobonus si ottiene sotto forma di sconto sul prezzo d’acquisto applicato dal venditore. Gli incentivi sono riservati ai veicoli nuovi di fabbrica immatricolati in Italia. Non solo: devono essere venduti a un prezzo di listino inferiore a 50.000 euro, Iva esclusa. E il contributo non è sempre lo stesso. Cambia se si rottama o meno un veicolo della stessa categoria omologato alle classi euro 1/2/3/4.
Finora sono andati a ruba i bonus riservati alle auto diesel e benzina.

Di conseguenza, l’ecobonus è ormai riservato alle vetture che emettono CO2 <60 g al chilometro. Ciò premia, di fatto, solo le auto ibride plug-in e le elettriche. Per l’effetto spinta provocato dall’ecobonus, queste auto ecologiche hanno raggiunto numeri mai visti prima. Consideriamo le ibride: ad agosto 2020 hanno registrato il +15% rispetto al +4,6% dell’agosto 2019. Le plug-in invece sono salite dallo 0,3% all’1,8% e le elettriche dallo 0,6% al 2,1%.

Si prospetta dunque un futuro più green. Ma quando sarà full electric?[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][vc_separator color=”custom” border_width=”2″ accent_color=”#73090d” css=”.vc_custom_1611676279333{padding-top: 20px !important;padding-bottom: 20px !important;}”][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column width=”1/2″][vc_single_image image=”8784″ img_size=”full” css_animation=”fadeInDown”][/vc_column][vc_column width=”1/2″][vc_column_text]

Batterie auto: lunga durata

La criticità principale dell’auto elettrica è rappresentata dalle batterie. La loro durata, infatti, è decisamente inferiore a quella del motore termico. Inoltre il loro prezzo elevato incide molto sul costo finale della vettura.

E dunque come potrà l’auto elettrica scavalcare non solo le vetture tradizionali, ma anche le ibride?
La tecnologia troverà presto una soluzione: il futuro, tra meno di dieci anni, sarà decisamente elettrico.

Le auto elettriche non saranno solo ecologiche, ma economiche e performanti.[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][vc_column_text]Sarà Tesla a produrre batterie che garantiranno un’autonomia pari a quella delle vetture con motore termico. Anche il prezzo non sarà più un problema. Infatti, verranno costruiti accumulatori con maggiore autonomia, in grado di costare meno. In questo modo si avrà una percorrenza media più alta, a un costo ridotto.

Anche CATL, colosso cinese produttore di batterie, ne realizzerà un prototipo a lunga durata. Queste batterie saranno capaci di percorrere la bellezza di 1,25 milioni di miglia. In più dureranno per 16 anni prima di decadere nelle prestazioni, raddoppiando il ciclo di vita.

Nio, brand cinese, è passato dai 42.150€ della ES6, batteria inclusa, a un listino di 33.570€. Come? Aggiungendo ogni mese il noleggio mensile delle batterie per complessivi 110 euro.

Volkswagen invece ha creato un robot hi-tech decisamente innovativo. Raggiunge il veicolo per ricaricare le batterie con un travaso di energia, attivato tramite applicazione. Semplice, veloce, comodo, non necessita di alcun intervento umano. Basta un clic.

Anche Byd ha presentato un’importante novità: le batterie a lama, “le più sicure al mondo”.
D’altro canto, il problema dell’esplosione delle batterie qualcuno doveva affrontarlo. Byd afferma di averlo risolto grazie al test della perforazione, che ha avuto buon esito.

Infine, Ferrari ha annunciato un modello elettrico previsto in produzione per il 2025.

Dunque, il mercato dell’auto sta cambiando davvero. Si modifica, si evolve, vive il fermento. Eccitato da continue rivoluzioni tecnologiche e dalla crescente consapevolezza ambientale, diventa progresso.

Prepariamoci a entrare nel futuro.[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row]

Ferrari Roma, la Dolce Vita è eleganza e potenza su ruote

[vc_row css=”.vc_custom_1603052614167{margin-top: 0px !important;margin-bottom: 0px !important;}”][vc_column width=”1/2″ css=”.vc_custom_1603027997919{border-top-width: 2px !important;border-bottom-width: 2px !important;border-left-width: 0px !important;padding-right: 0px !important;border-left-color: #73090d !important;border-left-style: solid !important;border-top-color: #73090d !important;border-top-style: solid !important;border-bottom-color: #73090d !important;border-bottom-style: solid !important;border-radius: 5px !important;}”][vc_column_text css=”.vc_custom_1603052758811{padding-top: 5px !important;padding-right: 5px !important;padding-left: 5px !important;}”]Leggerezza, gusto per il lusso, piacere puro come stile di vita. La nuova Ferrari Roma reinterpreta in chiave contemporanea le atmosfere spensierate della città eterna anni ’60.
Questo raffinato coupé 2+ a motore centrale-anteriore offre eleganza senza tempo, guidabilità e prestazioni eccellenti.

Strizzando l’occhio alle più famose Granturismo anni ’60, la nuova Roma infatti presenta linee moderne ed essenziali. Design morbido e arrotondato, forme pulite e senza spigoli.[/vc_column_text][/vc_column][vc_column width=”1/2″][vc_images_carousel images=”8464,8465″ img_size=”full” onclick=”link_no” mode=”vertical” speed=”6000″ autoplay=”yes” hide_prev_next_buttons=”yes” wrap=”yes” css_animation=”fadeIn” css=”.vc_custom_1603052837933{padding-top: 5px !important;padding-right: 5px !important;padding-bottom: 5px !important;padding-left: 5px !important;}”][/vc_column][/vc_row][vc_row css=”.vc_custom_1603052662994{margin-top: 0px !important;margin-bottom: 0px !important;}”][vc_column width=”1/2″][vc_images_carousel images=”8469,8470″ img_size=”full” onclick=”link_no” speed=”6000″ autoplay=”yes” hide_prev_next_buttons=”yes” wrap=”yes” css=”.vc_custom_1603029200300{padding-top: 5px !important;padding-right: 5px !important;padding-bottom: 5px !important;padding-left: 5px !important;}”][/vc_column][vc_column width=”1/2″ css=”.vc_custom_1603029745069{border-top-width: 2px !important;border-right-width: 0px !important;border-bottom-width: 2px !important;border-left-width: 0px !important;border-left-color: #73090d !important;border-left-style: solid !important;border-right-color: #73090d !important;border-right-style: solid !important;border-top-color: #73090d !important;border-top-style: solid !important;border-bottom-color: #73090d !important;border-bottom-style: solid !important;border-radius: 5px !important;}”][vc_column_text css=”.vc_custom_1603029095895{padding-top: 5px !important;padding-right: 5px !important;padding-bottom: 5px !important;padding-left: 5px !important;}”]Aerodinamicità e tecnologia all’avanguardia danno corpo all’ispirazione anni ’60.
Le proporzioni perfette e il linguaggio moderno di questo modello si notano subito. Frontalmente presenta un cofano a muso di squalo, calandra a griglia larga, proiettori lineari full LED. Le forme pure proseguono ininterrotte fino al posteriore della vettura. Qui terminano in un lunotto piccolo e avvolgente, doppia fanaleria a gemma e diffusore aerodinamico minimal. L’ala mobile posteriore integrata nel lunotto, da chiusa conserva l’eleganza delle linee. Aprendosi automaticamente a velocità elevate, garantisce il giusto livello di carico aerodinamico per questa coupé fuori dall’ordinario. Nello scarico, dotato di filtro antiparticolato e valvole bypass, sono stati eliminati i silenziatori. L’unità sovralimentata sfrutta il sistema Variable Boost Management per garantire una risposta ancor più pronta.[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row css=”.vc_custom_1603030652807{margin-top: 20px !important;}”][vc_column width=”1/2″ css=”.vc_custom_1603029756267{border-top-width: 2px !important;border-right-width: 0px !important;border-bottom-width: 2px !important;border-left-width: 0px !important;border-left-color: #73090d !important;border-left-style: solid !important;border-right-color: #73090d !important;border-right-style: solid !important;border-top-color: #73090d !important;border-top-style: solid !important;border-bottom-color: #73090d !important;border-bottom-style: solid !important;border-radius: 5px !important;}”][vc_column_text css=”.vc_custom_1603029701086{padding-top: 5px !important;padding-right: 5px !important;padding-bottom: 5px !important;padding-left: 5px !important;}”]La nuova Ferrari Roma offre infatti prestazioni al vertice della categoria. Velocità massima superiore a 320 km/h, da zero a cento km/h in 3,4 secondi.
Il motore V8 turbo appartiene nientemeno alla famiglia vincitrice del premio Engine of the Year. Il nuovo cambio dual-clutch a 8 rapporti è associato al motore da 620 cv a 7.500 giri/min.

E il piacere di guida non è da meno. Anzi, è il massimo. Scocca e telaio sono realizzate con le più recenti metodologie di alleggerimento e tecnologie produttive. La percentuale di componenti nuovi ha toccato ben il 70%!
E non è tutto. Ha i numeri giusti: 2,37 kg/cv. Questa Ferrari è la vettura a motore anteriore-centrale 2+ con il miglior rapporto peso/potenza del segmento. Dunque è estremamente facile da guidare, dinamica e reattiva.

Sportività e lusso si vedono fuori, ma anche dentro. Nell’abitacolo spazioso le superfici e le funzionalità sono distribuite in maniera organica. La Ferrari Roma vede infatti evolversi negli interni il concetto di Dual Cockpit. Due cellule simmetriche, con display per driver e passeggero, sono divise da un touch screen centrale. Il volante con comandi touch consente l’accesso diretto alle principali funzioni dell’auto.
Il bilanciamento tra comandi fisici e virtuali è perfetto.

Il prezzo è tra i più contenuti della casa di Maranello: a partire da 198.866 euro.

La nuova Ferrari Roma, raffinata senza essere vistosa, omaggia un’epoca passata vestendosi di futuro.[/vc_column_text][/vc_column][vc_column width=”1/2″][vc_single_image image=”8474″ img_size=”full” alignment=”center” style=”vc_box_shadow_border” css_animation=”fadeIn” css=”.vc_custom_1603030523567{padding-top: 5px !important;padding-right: 5px !important;padding-bottom: 5px !important;padding-left: 5px !important;}”][vc_single_image image=”8475″ img_size=”full” alignment=”center” style=”vc_box_shadow_border” css_animation=”fadeIn” css=”.vc_custom_1603030537219{padding-top: 5px !important;padding-right: 5px !important;padding-bottom: 5px !important;padding-left: 5px !important;}”][/vc_column][/vc_row]

Italia il paese dell’abbandono

Italia, il paese dove il governo ha messo sempre a più forti sacrifici di vita la sua popolazione e le sue aziende, in questi ultimi anni.

“Incomprensibile che in Italia non si faccia nulla per salvaguardare la competitività di un comparto come l’automotive, preferendo rischiare la deindustrializzazione e la chiusura di molte aziende della distribuzione”.

Anfia, Federauto e Unrae lanciano un grido d’allarme sull’assenza di provvedimenti a favore del mondo delle autovvetture all’interno del Decreto Rilancio, il fallito tentativo del governo di rilanciare l’economia del paese in seguito al blocco imposto per il coronavirus.

In un comunicato congiunto, le tre maggiori associazioni di rappresentanza del settore automobilistico esprimono “sorpresa, delusione e, soprattutto, grande preoccupazione” per la scelta del Governo di limitarsi al rifinanziamento del fondo per l’acquisto di autoveicoli a basse emissioni. “Si tratta – si sottolinea nella nota – di un intervento poco significativo per un’effettiva ripartenza del settore automotive nel nostro Paese. Il settore automotive italiano è certamente impegnato ad incoraggiare il processo di elettrificazione della mobilità e lo testimoniano gli ingenti investimenti effettuati. Purtroppo, le condizioni non sono più quelle di qualche tempo fa, sono profondamente mutate“.

Nel comunicato delle tre associazioni vengono forniti i numeri dell’impatto della crisi: nel primo trimestre la produzione dell’intera filiera italiana è scesa del 21,6%, le fabbriche hanno assemblato il 24% in meno di autoveicoli e il lockdown ha provocato quasi un azzeramento del mercato auto italiano (-85,4% a marzo e -97,5% ad aprile). In pratica, nel bimestre marzo-aprile le immatricolazioni di auto si sono dimezzate (-51%, ovvero 361.000 unità perse).

Ci vogliono aiuti CONCRETI. I concessionari, dopo l’apertura e peraltro con centinaia di migliaia di veicoli immobilizzati sui piazzali, si sono trovati in mezzo ad un fiumi di lacrime e sangue. Clienti fantasma? No, clienti a zero risorse finanziarie ed economiche per la ripartenza.

Casse integrazioni mai arrivate e moltissimi in stato precario di lavoro.

La macchina è un bene di lusso? La risposta è no, oggi l’autovettura risulta lo strumento di spostamento e lavoro per quasi l’80% della popolazione, questo dato di fatto non solo garantisce lo standard nella vita quotidiana delle persone ma è movimento della filiera produttiva  Italiana.

Di profonda incertezza, che condiziona il clima di fiducia di cittadini e imprese, e l’indebolimento dell’economia e del mercato del lavoro, con conseguente perdita di potere d’acquisto dei consumatori“. “L’acquisto di un autoveicolo – prosegue la nota congiunta – è un investimento importante che, in questa fase, necessita di un sostegno adeguato alla realtà che stiamo vivendo, e che il mercato di oggi possa recepire positivamente“, sottolineano e ribadendo, “in assenza di interventi mirati il 2020 si chiuderà con 500.000/600.000 immatricolazioni in meno rispetto al 2019, con un  mancato gettito Iva di circa 2,5 miliardi di euro“.

Inoltre, il rallentamento delle vendite, non sufficientemente contrastato dal meccanismo del bonus-malus, provocherà un mancato rinnovo del parco circolante delle autovetture, costituito a fine 2019 per il 32,5% da veicoli ante-Euro 4 e per il 57% da mezzi con oltre 10 anni di anzianità.

Riusciranno, produttori e venditori, a ripartire?: “Le difficoltà nello smaltimento dei veicoli in stock presso case automobilistiche e concessionari, con il mercato in stallo, impedirà alla filiera industriale di ripartire a ritmi sostenibili, un danno che per molte imprese, già fiaccate da due mesi di azzeramento del fatturato, si ripercuoterà sull’occupazione“. Dunque è “incomprensibile” l’assenza di misure a sostegno “di un comparto come l’automotive, che esporta oltre il 50% dei suoi prodotti” e “che in più occasioni ha dimostrato di fungere da traino per la ripresa produttiva di larga parte del sistema manifatturiero e quindi della nostra economia, e si preferisca andare incontro a un rischio di deindustrializzazione. Un settore che alcuni Paesi europei, con i quali, peraltro, la nostra filiera è profondamente interconnessa, stanno mettendo al centro dei loro Piani di supporto, così da rilanciare i consumi e la transizione verso un modello di mobilità più sostenibile“.

Mamma ho preso l’Aereo!

[vc_row][vc_column width=”1/2″][vc_single_image image=”7054″ img_size=”full” add_caption=”yes” style=”vc_box_shadow_border” css_animation=”fadeInDown” stm_fancybox=”yes”][/vc_column][vc_column width=”1/2″ css=”.vc_custom_1583525937214{border-top-width: 2px !important;border-right-width: 0px !important;border-bottom-width: 2px !important;border-left-width: 0px !important;border-left-color: #b20500 !important;border-left-style: solid !important;border-right-color: #b20500 !important;border-right-style: solid !important;border-top-color: #b20500 !important;border-top-style: solid !important;border-bottom-color: #b20500 !important;border-bottom-style: solid !important;border-radius: 5px !important;}”][vc_column_text css=”.vc_custom_1583525909136{padding-top: 5px !important;padding-right: 5px !important;padding-bottom: 5px !important;padding-left: 5px !important;}”]GTA Gran Turismo Alleggerita, Alfa Romeo, con Giulia, torna dopo oltre 15 anni a far sognare tutti gli appasionati di motori estremi.

Purtroppo non per tutti, di fatto sono solo 500 le unità disponibili dalla casa del Biscione ma per quei pochi ci sarà l’ebrezza di guida di ben 540 cavalli in un V6 biturbo di 2.9 litri che Giulia racchiude sotto il suo cofano. Scatta da 0 a 100 km/h in 3,6 secondi grazie alla funzione launch control del cambio automatico a otto rapporti.[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column width=”1/2″ css=”.vc_custom_1583525798060{border-top-width: 2px !important;border-right-width: 0px !important;border-bottom-width: 2px !important;border-left-width: 0px !important;border-left-color: #b20500 !important;border-left-style: solid !important;border-right-color: #b20500 !important;border-right-style: solid !important;border-top-color: #b20500 !important;border-top-style: solid !important;border-bottom-color: #b20500 !important;border-bottom-style: solid !important;border-radius: 5px !important;}”][vc_column_text css=”.vc_custom_1583525873546{padding-top: 5px !important;padding-right: 5px !important;padding-bottom: 5px !important;padding-left: 5px !important;}”]Boccole, molle e ammortizzatori sono specifici per questa versione, così come lo scarico centrale di titanio firmato Akrapovič e il kit aerodinamico con appendici attive sviluppato dalla Sauber Engineering, frontale specifico con splitter attivo e all’ala posteriore di fibra di carbonio

Due le varianti realizzate dalla casa di Arese, la GTA e la GTAm entrambe omologate “anche” per la strada ma con la differenza che la GTAm è priva dei sedili posteriori, cui il divano posteriore è stato sostituito da un roll bar, sotto il quale sono stati ricavati degli alloggiamenti per due caschi e un estintore, insomma già pronta per la pista… mancherebbe il NOS e poi si accettano scommesse.[/vc_column_text][/vc_column][vc_column width=”1/2″][vc_single_image image=”7051″ img_size=”full” add_caption=”yes” style=”vc_box_shadow_border” css_animation=”fadeInDown” stm_fancybox=”yes”][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column width=”1/2″][vc_single_image image=”7064″ img_size=”full” add_caption=”yes” style=”vc_box_shadow_border” css_animation=”fadeInDown” stm_fancybox=”yes”][/vc_column][vc_column width=”1/2″ css=”.vc_custom_1583526013884{border-top-width: 2px !important;border-right-width: 0px !important;border-bottom-width: 2px !important;border-left-width: 0px !important;border-left-color: #b20500 !important;border-left-style: solid !important;border-right-color: #b20500 !important;border-right-style: solid !important;border-top-color: #b20500 !important;border-top-style: solid !important;border-bottom-color: #b20500 !important;border-bottom-style: solid !important;border-radius: 5px !important;}”][vc_column_text css=”.vc_custom_1583525987999{padding-top: 5px !important;padding-right: 5px !important;padding-bottom: 5px !important;padding-left: 5px !important;}”]Peso contenuto al massimo, sono stati rimossi i pannelli porta e le maniglie interne sostituite con dei nastri come maniglie. Tetto, cofano motore, passaruota, estrattore posteriore e paraurti sono di fibra di carbonio, così come gli inserti degli interni e l’albero di trasmissione.

Altri componenti sono realizzati con diversi materiali compositi, che hanno permesso di guadagnare 100 kg in meno rispetto alla Quadrifoglio, riducendo il peso totale a 1.520 kg, la GTA utilizza gli stessi cristalli della Giulia Quadrifoglio. Carreggiate allargate di 50 mm sia all’anteriore, sia al posteriore e montano di serie cerchi monodado da 20”.

Alfa Romeo, prima della consegna, consegnerà ai fortunati clienti un welcome kit con telo copriauto personalizzato, casco Bell con livrea GTA, tuta da gara, guanti e scarpe Alpinestars, oltre a un corso di guida specifico.[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row]

Cosa prevede la nuova legge sulle Assicurazioni 2020

Confrontando la Legge Bersani del 2007, da ora in poi quando si assicurerà un veicolo nuovo o usato, oppure in fase di rinnovo di una polizza esistente, si potrà ereditare la classe di merito CU maturata su un altro veicolo di proprietà o di proprietà di un familiare stabilmente convivente.

La nuova riforma sulle assicurazioni RC auto di fatto introduce alcune importanti novità all’articolo 134 del codice delle assicurazioni.

Mentre prima delle modifiche introdotte dal decreto fiscale erano esclusi tutti i casi di rinnovo, ora si potrà usufruire della classe più favorevole anche in questo caso, purché in assenza di sinistri con responsabilità esclusiva, principale o paritaria negli ultimi cinque anni.

Per dimostrare l’effettiva appartenenza allo stesso nucleo familiare, sarà necessario inviare il proprio Stato di famiglia alla compagnia assicurativa.

Quali condizioni servono per accedere al bonus?

Per essere certi di per poter usufruire dei vantaggi della nuova RC auto familiare ed ereditare la classe di merito quando si stipula una polizza, è necessario rispettare le seguenti condizioni:

  • Il proprietario del veicolo da assicurare deve coincidere con il proprietario del veicolo da cui si desidera ereditare la classe di merito oppure deve essere un familiare stabilmente convivente (devono essere presenti entrambi nello stesso stato di famiglia). Nel caso di padre e figlio che vivono insieme, quindi, un’ipotetica nuova auto acquistata dal figlio potrà essere assicurata usufruendo della classe di merito del padre, ma solo se i due vivono stabilmente sotto lo stesso tetto.
  • L’intestatario del veicolo da assicurare deve essere una persona fisica: le aziende sono infatti escluse dall’applicazione del nuovo Bonus Malus familiare.
  • La classe di merito può essere trasferita anche tra veicoli che appartengono anche a tipologie diverse: in pratica c’è la possibilità per esempio trasferire la classe di merito dalla propria auto alla moto o dall’auto al furgone.
  • La polizza da cui si intende ereditare la classe di merito deve essere attiva: non può essere né scaduta, né soggetta a sospensione temporanea.